Dal 1870 produttore Vini Superiori
studio e selezione di lieviti indigeni della vigna
Castellero a Barolo
Il vino esprime il territorio in cui è prodotto e i suoi caratteri sono sempre il frutto di una sinergia tra l’influenza della natura e quella dell’uomo. Uno dei momenti chiave del processo di vinificazione è la fermentazione alcolica ed è stato ampiamente dimostrato che la presenza e l’attività di lieviti indigeni influenzano positivamente le caratteristiche di tipicità del vino prodotto.
La definizione stessa di ceppi ecotipici richiama il lungo e insostituibile processo di selezione naturale necessario a discriminare tra le innumerevoli varianti genotipiche quelle più adatte ad integrarsi in un certo ecosistema e di conseguenza ad esprimere le sue peculiarità.
Grazie all’evoluzione delle tecniche di biologia molecolare, oggi è possibile fare un uso consapevole dei lieviti indigeni in fermentazione, evitando il rischio di sviluppare difetti organolettici nei vini.
Questo innovativo progetto è la nostra risposta alla ricerca di tipicità che solo la vigna può dare.
Studio della biodiversità delle popolazioni di lieviti presenti sulle uve della vigna Castellero: 216 CEPPI DI LIEVITO ISOLATI e analizzati mediante tecniche di biologia molecolare.
Caratterizzazione genotipica della collezione di ceppi isolati: 74 GENOTIPI DI Saccharomyces cerevisiae INDIVIDUATI prendendo in esame una similarità del 70%.
Caratterizzazione fisiologica, tecnologica e sensoriale dei ceppi rappresentanti i diversi genotipi individuati: 3 CEPPI DI Saccharomyces cerevisiae SELEZIONATI COME STARTERS per le loro ottime attitudini fermentative e la capacità di esprimere nei vini prodotti un caratteristico profilo aromatico che rappresenta l’impronta digitale del territorio d’orgine.
DAL 2016 I CEPPI CASTLÈ 157, 210 E 215 SONO DEPOSITATI PRESSO LA MYCOTHECA DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO.
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